Creativamente Parlando Immagina di camminare per quella strada che ormai conosci e più volte hai percorso. Di fronte a te: gli stessi alberi, le stesse case, gli stessi colori e quel profumo che abbraccia l’aria, attorno a te. Ad un certo punto, guardi in alto e ti accorgi che il cielo ha un altro colore; possiede delle sfumature diverse… E’ più grande. Eppure, è sempre lo stesso! Cosa è cambiato? Il concetto di “creatività” Il verbo creativo significa portare in essere qualcosa che prima non c’era. Il bicchiere può essere “mezzo pieno”, “mezzo vuoto” oppure… “Pieno d’aria”. Ci hai mai pensato?
Partiamo dal presupposto che “creativi si diventa” in quanto, parliamo di “creatività concettuale” intesa come sviluppo di idee nuove e finalizzata al problem solving (soluzione dei problemi), all’acquisizione di modelli mentali creativi, allo sviluppo di percorsi e processi “diversamente funzionali”, alla scoperta di diversi modi di reagire davanti al cambiamento. A differenza della “creatività artistica” (non siamo tutti dei “Beethoven o Picasso”!!!), questa “forma mentis creativa” si può imparare attraverso degli esercizi mirati, atti a sviluppare una maggiore flessibilità. Lo sviluppo delle attitudini creative permette di: - scoprire nuovi modi di affrontare i problemi quotidiani - trovare molte soluzioni alternative - sviluppare nuove forme e modalità di pensiero - modificare le idee e crearne di nuove
La maggior parte di noi ha un rilevante potenziale creativo compreso dentro di sé, in attesa di essere portato alla luce… Dai vita alla tua creatività! Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’. Albert Einstein
La creatività diventa quindi l’ingrediente per affrontare il cambiamento! Liberando la creatività e l’immaginazione non siamo più obbligati a farci travolgere dai cambiamenti. Non solo possiamo affrontarli e dirigerli, ma possiamo apportarli in noi stessi a favore di nuove opportunità per noi e per i nostri più vivi interessi. Il fare uso dei nostri talenti creativi per trovare delle alternative, è uno degli ingredienti principali per porsi in grado di gestire i cambiamenti nel presente e nel futuro…
Lo psicologo Edward De Bono parlava di “pensiero laterale” inteso come una diversa modalità di affrontare i problemi. Una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale e alle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta (da cui il termine laterale) e cerca punti di vista alternativi prima di cercare la soluzione. Il pensiero creativo aumenta la sensibilità ai problemi e alla capacità di osservarli e percepirli con maggiore attenzione. Aiuta a vedere le cose da diversi punti di vista , permette di abbandonare vecchi programmi, atteggiamenti sorpassati e modi abituali ma non più adeguati di fare le cose. Aiuta a liberarsi da modi di pensare stereotipati e schematizzati.
Libera dalle rigidità mentale e dalla muffa della routine e dall’abitudine.
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