raggiungere l’angolo più nascosto di ognuno di noi …
Nel nostro mondo accelerato, costruttore e distruttore di valori autentici e più ancora falsi, un mondo che si nutre di chimere, che rifiuta e nega la morte con l’intento di assaporare meglio la vita libera da ogni incursione di debolezza, incertezza, dolore, un mondo in cui insistentemente ci sentiamo ripetere che la diversità è un arricchimento, mentre gli eventi quotidiani dimostrano che l’accoglimento della diversità è gemma assai rara , i versi di questa Ode alla vita, ci permettono di centrarci su di noi, profondamente, autenticamente, restituendo alla vita il suo più profondo valore, il suo contrastare ad ogni attimo ogni elemento che la costringe alla staticità, la staticità dell’assenza di vita.
Leggiamo, ri-leggiamo, immedesimiamoci, emozioniamoci e… agiamo per affrontare il cambiamento che vogliamo:
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
Martha Medeiros, Ode alla vita, originale in lingua portoghese, "morte Devagar" , 2000
Cordialissimamente,
Giancarla Mandozzi
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