Ci sono momenti di -rara- pausa dalle corse quotidiane, dove riesco a far spazio per un intera giornata di convegno.
Dove posso sedermi ed ascoltare.
Gli altri hanno preparato uno spettacolo, dei contenuti, ed io sono lì a farmene contenitore.
La scorsa settimana il regalo è stato per me il convegno ARTITERAPIE: La relazione come cura – Immagini e Narrazioni di sé.
Ricco di testimonianze che hanno toccato il cuore oltre alla mente di molti in sala.
Sono quei rari momenti di calma, dove deposto il mio ruolo, compiti e preoccupazioni, resto lì in ascolto, di storie e vite e morti.
Eppure, passando anche nello struggimento, proprio la forza e la testimonianza attiva, nel vivere e nell’impegno di tanti, ritrovo speranza e fiducia nel mondo.
Ritrovo i motivi fondamentali per cui abbiamo scelto questa professione.
Noi, operatori di aiuto. E stavolta ci metto tutti senza confini e senza differenze.
Medici, psicoterapeuti, psicologi, counselor, infermieri e clown.
Un grazie di cuore ai clown dottori della Carovana del Sorriso(nella foto il clown Fischietto).
Davanti al loro lavoro la gratitudine e la riconoscenza prendono forma.
Paola Bonavolontà
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