Counseling via skype


paola bonavolonta counseling skypeParlo di counseling via skype e non on line per chiarire subito che la relazione di aiuto si basa sui sensi, quanti più ne possiamo usare, tanto meglio è per tutte le persone coinvolte.

Ho avuto colleghi che usavano le chat, o clienti particolarmente timorosi che mi hanno chiesto di poter essere disponibile solo via tastiera.

Mi spiace, personalmente ritengo che ci siano troppi fraintendimenti, anche tra amici, amanti, insomma.

La scrittura lascia troppo spazio all’interpretazione, da una parte e dall’altra, a mettere il tono della conversazione che magari l’altro non ha mai inteso.

Meglio guardarsi negli occhi, ascoltare le pause o la velocità del parlare.

Sbuffi, sospiri e voce incrinate dall’emozione dalla tastiera non passerebbero mai, ma dal video e audio di skype si.

Il mezzo telematico accorcia i tempi, anzi li azzera. Così ritagliarsi uno spazio per se stessi risulta più possibile, nella vita caotica e a incastri già impossibili di oggi. 

E’ sempre positivo e auspicabile ricorrere al mezzo telematico?

E' solo una questione di tempo?

Ultimamente mi sono sorpresa, tantissimo, quando una collega di un'altra città, mi ha chiesto di seguirla proprio via skype.

Mi sono chiesta e poi confrontata con lei sul perché stesse scegliendo proprio me, a chilometri di distanza, e non magari un collega vicino, come ne conosciamo tanti, che incontriamo a corsi di formazione ,supervisioni, a convegni.

 

Certo, potersi incontrare, scambiarsi quel gesto di apertura che è la stretta di mano, che tanto ci comunica. Poter stringere una mano quando ce n’è bisogno, sottolineare un saluto o un addio con un grande abbraccio o con un bacio.

Questo il web non ce lo potrà mia dare.

Ma ci offre altre opportunità.

Nel caso della collega proprio il fatto di essere conosciute nell’ambiente ed avere un ruolo di solito di chi sostiene rende difficile mettersi dall’altra parte della poltrona, a farsi sostenere.

Ha scelto me perché la mia presenza costante sul web ormai dal 2008 ha fatto si che leggendomi, guardando i laboratori che propongo, conoscendo la mia formazione e un po’ della mia storia, abbia sentito una somiglianza ed ipotizzato un possibile legame positivo, come in effetti è successo fin da subito.

Ci sono altri casi che io personalmente ho sperimentato e con grande successo.

C’è stata una italiana all’estero con tutta la confusione e le emozioni di un trasferimento per amore ma senza un lavoro. La lingua e la cultura diversi, il volersi inserire e la necessità di comprendere e di non inquinare un rapporto all’inizio delle paure e delle aspettative, dalla difficoltà di mille cambiamenti, evidenti e nascosti.

 

C’è stato il manager che non sapeva mai in quale città sarebbe stato, ma la connessione internet c’è ovunque, in ogni paese e anche a diversi fusi orari, abbiamo trovato sempre la flessibilità di incontrarci e lavorare.

C’è stato il professore ospedalizzato per un breve periodo in una città lontana dalla sua, e da tutti i suoi affetti, e il counseling on skype era un momento di riunione, di sostegno, di pausa, di nutrimento e di sfogo.

C’è stata la giovane donna che aveva perso il lavoro, in una piccola città del nord, e nessun collega counselor in zona, a meno di non prendere la macchina e fare 60 km. Macchina che, per problemi economici, non possedeva affatto.

Ci sono io stessa come cliente dei miei magnifici ed utilissimi supervisori.

 

In tutti questi casi il bisogno c’è.

E cosa vogliamo fare?

Poiché il counseling on skype non è il top, allora vogliamo privare del tutto il cliente che in quel momento della sua vita, con quella particolare situazione ed impossibilitato a una scelta diversa, vogliamo negare ciò che è possibile perché ci sarebbe qualcosa di più e di meglio?

C’è sempre qualcosa di meglio e qualcosa di peggio.

Il counselor è colui che allena a guardare alle qualità e non alle mancanze, a fare leva su ciò che c’è e smettere di lamentarsi in ciò che non c’è e magari ci sarà pure, in futuro, ma non in quel momento.

 

Mi congedo con una frase che amo:

Fate ciò che potete, con ciò che avete, dove siete. Theodore Roosevelt

 

Paola Bonavolontà

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