" Le organizzazioni che nutrono sia fiducia sia dubbi riguardo alla loro esperienza passata mantengono elasticità e capacità di adattamento maggiori "
Karl Weick, Organizzare. La psicologia sociale dei processi organizzativi, Isedi ed. , pag. 19
Vale per gli individui e per i gruppi ... Il miglior consiglio è quello che suscita domande, non risposte
" Il senso evolve. Se ti fai forte con coloro che hanno bisogno di particolare protezione e ti cercano, se diventi per loro avvocato, pastore e amico, il senso si consolida nella tua e nella loro vita "
Carlo Maria Martini - Georg Sporschill : " Conversazioni notturne a Gerusalemme ", Mondadori, pag. 35
Il " senso " è nella relazione ... La relazione è il " senso "
" Gli amici si rivelano tali quando, diventato debole, posso confidarmi con loro "
Carlo Maria Martini - Georg Sporschill : " Covenrsazioni notturne a Gerusalemme ", Mondadori, pag. 35
L' amico lo si riconosce quando si ha successo, più di quando si ha bisogno ...
“ Per cui l’uomo non deve tendere a sentirsi sicuro, ma a convivere senza paura con l’insicurezza. Sembrerebbe una contraddizione in termini, ma non lo è. Per eliminare l’insicurezza, infatti, si accetta di pagare un prezzo altissimo: la sottomissione a poteri che ci sollevino dalla responsabilità di scegliere “
Rosellina Balbi, Madre paura, Mondadori, Pag. 132
A volte ci si sottomette al potere del " passato " per non assumersi la responsabilità di scegliere nel presente ... Si dichiara " Non posso farci niente, sono così e basta !", senza mai avere provato veramente a fare qualcosa.
“ Spesso è opportuno rimanere in silenzio perfino se è stata posta una domanda esplicita “
Edgar H. Schein, La Consulenza di processo, Raffaello Cortina ed, pag. 103
Spesso? Sempre! La domanda esplicita già contiene la risposta
" Ho paura che la coscienza sia il più privato e il più inattingibile degli stati: posso conoscere solo la mia, o meglio ... credo di conoscerla "
Edoardo Boncinelli in " Pensare l'invisibile", dialogo tra E. Boncinelli e Aldo Carotenuto, Bompiani, pag. 72
La nostra coscienza è sempre un passa davanti a noi ... irraggiungibile!
" I Cigni neri che immaginiamo, di cui discutiamo e di cui ci preoccupiamo non somigliano a quelli che probabilmente saranno Cigni neri. Ci preoccupiamo degli eventi <> sbagliati "
Nassim Nicholas Taleb, Il Cigno nero, Il Saggiatore tascabili, pag. 96
Per ignoranza ? O per paura ? Oppure per testardaggine ?
" Un Cigno nero può comparire dopo migliaia e migliaia di cigni bianchi, quindi dobbiamo sospendere il giudizio per più tempo di quanto siamo inclini a fare ",
Ivi pag. 80
... ed imparare a riconoscerlo. Quanti Cigni neri ci passano davanti agli occhi, senza che ce ne rendiamo conto?
" Noi esseri umani non riusciamo a pianificare perchè non comprendiamo il futuro, ma non è detto che questo sia un male. Possiamo continuare a pianificare tenendo a mente tali limiti. Ci vuole solo un pò di fegato "
Nassim Nicholas Taleb, Il Cigno nero, Il Saggiatore tascabili, pag. 173
Ce ne vuole molto, di fegato! Pianifichiamo proprio perchè non ne abbiamo, perchè abbiamo bisogno di intrappolare il futuro in schemi previsti e prevedibili ...
" La provocazione è divenuta ormai un atteggiamento innocuo: è una modalità vanitosa di celebrare sè stessi. Può anche denunciare disagi, ma difficilmente esprime proposte "
Salvatore Natoli, " L'edificazione di sè ", Laterza, pag. 65
A volte il rumore può essere banale ed il silenzio, invece, risultare estremamente provocatorio.
" L'eterno problema umano è la strutturazione delle ore della veglia. in questo senso esistenziale la funzione della vita sociale consiste nella reciproca assistenza per risolverlo "
Eric Berne, " A che gioco giochiamo ". Bompiani, pag. 17
... a volte quanti compromessi si accettano, per risolverlo!
" Jeder decide di diventare un grand'uomo. La gente fa sorgere ogni possibile ostacolo sul suo cammino. Invece di consumare la vita a combattere questi ostacoli prendendoli di petto, li aggira, alla ricerca di una sfida che sia all'altezza del suo coraggio, e diventa un grand'uomo lo stesso "
Eric Berne, " Ciao! ... E poi? ", Bompiani, pag 195
Il copione vincente non è mai tale in assoluto. Lo è solo rispetto a sè stessi.
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