L’eco, la saggezza e…il dialogo interiore
È luglio, abbiamo voglia di …leggerezza, di interminabili giornate di sole e calura che invitano allo svago e preludono alla vacanza; cercasi estate (tra un acquazzone e l’altro per ora siamo solo riusciti ad evitare il caldo afoso ed opprimente).
In attesa che quel clima, di cui abbiamo imparato “solo” a registrare e forse prevedere bizzarrie e intemperanze (delle quali comunque siamo indirettamente co-autori), sia clemente, in attesa di vivere quella pausa da impegni e doveri che resta nel nostro immaginario ben delineata, precisa dettagliata (pur contraddetta da pregresse fallimentari esperienze), attrezziamoci ben bene.
Rieduchiamo la nostra mente e facciamo in modo che si occupi e sia presa solo da ciò che per noi è essenziale. È un gran lavoro e certo può sembrare una condanna: stanchi, sfiniti da un anno di lavoro e preoccupazioni, per riposarci dobbiamo rieducarci?
Sì! credo che sia questa la strada maestra per riprendere fiato, sentirci rigenerati e forse anche più forti nei confronti di quella convulsa quotidianità che prima o poi riprenderemo.
E cerchiamo qualche autorevole aiuto che renda il nostro cambiamento d’improvviso naturale, possibile, piacevole:
La vita è come un'eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii
James Joyce
Edunque lavoriamo sul messaggio, cioè sucome stiamo percependo il nostro mondo (Richard Bandler continua a ricordarcelo: la mappa non è il territorio), osserviamo con occhi sgombri da pre-concetti le situazioni, osserviamone solo alcune, quelle in cui più ci riconosciamo e approdiamo ad un altro punto di vista. Se lo vogliamo, certamente ci riusciremo.
Il secondo piccolo aiuto, tenero nella sua semplicità è quello che qui di seguito trascrivo e che talvolta viene definito: Messaggio di saggezza
"Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne...All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva:"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con curiosità, egli chiese: "Chi sei tu?" E ricevette la risposta: "Chi sei tu?"
Dopo il ragazzino urlò: "Io ti sento! Chi sei?"
E la voce rispose: "Io ti sento! Chi sei?"
Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"
E ricevette la risposta: "Codardo!"
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: "Papà, che succede?"
Il padre gli sorrise e rispose:"Figlio mio, ora stai attento:"
E dopo l'uomo gridò: "Tu sei un campione!"
La voce rispose: "Tu sei un campione!"
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: "La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore; se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,è lo specchio di noi stessi.
Auguriamoci reciprocamente un Buon Lavoro! per il lavoro più importante, quello che ci consente di metterci in rapporto con noi stessi, con il nostro mondo interiore, allontanando interferenze e fastidiosi rumori di fondo: è questa l’estate, l’autentica pausa che possiamo goderci.
Cordialissimamente,
Giancarla Mandozzi
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