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RIPROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA. Creare distonia collettiva con la neolingua

Inviato da Nuccio Salis

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Una delle più raffinate tecniche per generare dissonanza cognitiva, da parte dei media, consiste nel ribaltare il significato originario delle parole conosciute. Rovesciando la valenza semantica dei termini, si determina un cortocircuito concettuale che confonde, disorienta e destabilizza le abituali percezioni, in merito all'attribuzione di senso usualmente riferita a un fenomeno. Si prendano per esempio due aggettivi oramai diffusamente entrati a far parte della neolingua massificata: "complottista" e "negazionista"; termini a cui è stata completamente invertita la nozione dell'origine.

Per cui, il primo termine, secondo oramai la percezione comune plagiata dal mainstream, non è più colui che ordisce e trama le cospirazioni, ma è colui che li rivela! Naturalmente a tali rivelazioni non bisogna mai credere, perché altrimenti la derisione e l'impopolarità che ne conseguono saranno insostenibili. L'altro termine sovvertito nella stessa maniera alla radice è "negazionista", che si trasforma da colui che rifiuta i dati di realtà come meccanismo di difesa mentale per conservare la sua rappresentazione di sé e la sua visione di mondo, a colui che invece stima un evento oltre la superficie e l'apparenza.

Anche in questo caso, l'accezione comune con cui viene fatto intendere deve suscitare disprezzo e irrisione, sia mai si corra il rischio di pensare e sentire in autonomia. Sono queste, di fatto, subdole tecniche di manipolazione che incidono sul collettivo frame di realtà, plagiando a tutti gli effetti la mente umana e omologandola su una sola e possibile visione unilaterale del mondo. La guerra alla verità viene da sempre mossa prima di tutto sul fronte delle parole.

Il progressivo impoverimento lessicale generale e il crescente tasso di analfabetismo funzionale ne sono la prova schiacciante e inconfutabile. Tutti gli imperatori di tutti i regni di ogni epoca storica, dopotutto, sono stati da sempre degli abili riprommagatori neurolinguisti, e ancor di più i loro spin-doctors, i veri scrittori della storia per come la conosciamo.

E qui bisogna stare attenti ad approfondire la questione, prima che si venga tacciati di "complottismo", che personalmente, nel mio vocabolario, continuerà a voler dire di essere capaci di intuire da sé ed essere dotati di pensiero critico. Le contestazioni e le derisioni dei mediocri, eventualmente, saranno le mie medaglie al valore.

(dott. Nuccio Salis - Pedagogista Clinico, Counselor socioeducativo, Formatore analitico-transazionale)

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