e già...sono le prime settimane di un nuovo anno scolastico e ogni docente,

qualunque sia la situazione oggettiva,precario o di ruolo, alle prime esperienze o allenato da decenni di attività, do fronte a gruppi classe conosciuti o da conoscere, turbolenti o indifferenti...

vive stati d'animo emozioni e sentimenti contraddittori.

E' una condizione difficile che spesso genera ansia.

Anche gli studenti in questi giorni manifestano atteggiamenti contraddittori e pur entusiasti di tornare tra i banchi con i compagni a ridere e scherzare, non hanno né mente né volontà sufficiente ad un impegno protratto per più di...5'.

Ma per il docente non si tratta di volontà, bensì di quel senso acuto/penetrante della grande responsabilità che avverte come propria
(e spesso scarsamente condivisa da colleghi, dirigenti, dalle più diffuse comuni convinzioni )

di avviare la programmazione e un piano di lavoro rispondente

alle esigenze più importanti di ogni gruppo classe, come di ogni alunno.

Il docente è consapevole che ad inizio anno scolastico vanno ricercate con sistematicità le informazioni mirate proprio a comprendere almeno gli elementi essenziali su cui fondare il lavoro, sa che procederà per continui aggiustamenti durante il proseguio dell'anno (e non potrà che essere così) e tuttavia avviare resta forse LA fase più difficile,

quella che si connota per una carica massima di dubbi e incertezze; del resto, è un po' come dover iniziare a scrivere su un tema che pure ci appassiona e siamo ora di fronte alla pagina ancora tutta bianca.

Appunto! Ma se la pagina è tutta bianca possiamo anche vivere la piacevole emozione di affidarle ciò che finora non abbiamo avuto il coraggio di osare.

Augurando a ciascun docente, dalla Scuola Primaria alla Secondaria di II grado di poter vivere questo frizzante, positivo, liberatorio stato d'animo, in allegato inserisco un frammento di cui si è discusso e su cui ho lavorato in qualità di tutor con le colleghe intervenute, lo scorso 20 settembre al LABORATORIO ESPERIENZIALE

FORMARSI per non FERMARSI, ad Ancona


In attesa di vostre osservazioni, proposte, esplicitazioni di dubbi, BUON LAVORO