Ma perchè gli uomini uccidono le donne?


uomo_uccide_donnaPurtroppo non passa quasi giorno ormai che non si legga o non si sappia dai telegiornali di qualche orrendo delitto "famigliare", in cui le vittime sono quasi sempre le donne di casa o le fidanzate (delle povere prostitute uccise si è perso il conto). Non è nemmeno necessario ricorrere alle statistiche per appurare che il numero di animali maschi (dis)umani che uccidono gli animali femmine della specie Sapiens sapiens (si fa per dire) è di gran lunga superiore a quello delle femmine che uccidono i maschi; quindi pare evidente che ci siano in circolazione molti più uomini disturbati o immaturi o complessati o psicopatici e criminali di quanto non ce ne siano donne afflitte da analoghi disturbi.

 

E tuttavia non è solo l'aspetto quantitativo a preoccupare: non è eludibile la maggiore incidenza di questi delitti tra le fasce sociali culturalmente deprivate o marginali, né la sopravvivenza di mentalità primitive e tribali nel cuore stesso delle nostre metropoli "civilizzate" - o, se non nel cuore, nelle loro sterminate "cinture" e periferie - La mentalità maschilista ha certo la sua parte di responsabilità, ma per poter arrivare da un atteggiamento di pretesa superiorità alla messa in atto di un femminicidio (moglie, figlia, sorella o amante che sia) deve scattare qualche meccanismo psichico che ha a che vedere con la paura di perdere il proprio potere o di essere abbandonati, quindi con l'incapacità di tollerare l'autonomia di una persona considerata parte integrante del proprio Sé.

Può succedere allora che, per salvaguardare l'immagine che la persona disturbata ha di se stessa, si neghi l'evidenza (meccanismo difensivo della negazione) e si voglia addirittura sopprimere colei che osa metterla in discussione. Succede però spesso che il femminicida sia anche suicida: sopprimere il giudice esterno non basta per ritrovare il precario equilibrio che si reggeva sul diniego di una realtà vissuta come intollerabile; così, per sopprimere anche il giudice interno non rimane che il "muoia Sansone con tutti i filistei (e le filistee)", cioè i fantasmi persecutori interni. Ma esistono in natura altri animali che uccidono e si uccidono a motivo dei loro deliri di persecuzione o di gelosia? (Domanda da girare magari all'etologo Danilo Mainardi). Certo è che il mito del progresso e dell'innata bontà dell'Homo sapiens è messo ogni giorno a dura prova.

Ma non disperiamo: le statistiche assicurano che nascono più femmine che maschi e che le donne vivono più a lungo degli uomini. Non sarà che tanti maschi immaturi uccidano le donne per invidia?

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