LA SOFISTICA E LA SCOPERTA DELL’UOMO

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Sofista è termine che significa “sapiente” / ”esperto del sapere”; i sofisti fanno una rivoluzione spostando l’asse della riflessione filosofica dalla physis e dal cosmo all’uomo ed a ciò che concerne la vita dell’uomo come membro di una società (etica, retorica, politica, arte, religione, cultura). Con i sofisti inizia il periodo umanistico della filosofia antica che corrisponde alla crisi dell’aristocrazia ed al crescente potere del popolo (demos)

 

 

PROTAGORA [V secolo) – Abdera

Fu il più famoso dei sofisti: “l’uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono e di quelle che non sono per ciò che non sono” (principio dell’homo mensura).

Misura = la “norma di giudizio” in modo tale che Protagora voleva negare l’esistenza di un criterio assoluto con cui distinguere l’essere dal non-essere o il vero dal falso: criterio è l’uomo stesso (tanto che in ogni proposizione è possibile dire e non dire, affermare e negare ed anche i ragionamenti più deboli possono diventare i ragionamenti più forti (ANTILOGIE)

Come non esiste un vero assoluto cosi non esistono valori morali universali ma esiste qualcosa che è più utile, conveniente, opportuno e il sapiente è colui che lo sa giudicare e lo conosce e sa convincere anche gli altri ad attuarlo.

Protagora non seppe dire su quali basi venga però individuato questo “utile”: avrebbe dovuto scavare più a fondo nell’essenza dell’uomo à cosa che farà Socrate

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