IL CERVELLO E L'UOMO VITRUVIANO. Parallelismi di neurofunzionalita'

Inviato da Nuccio Salis

Si profilano curiose e interessanti analogie fra la rappresentazione dell'uomo vitruviano e il funzionamento sincronico dei due emisferi del cervello. Anche nel linguaggio comune si usa ricorrere alle espressioni "ragionamento quadrato' e "ragionamento circolare", in merito alle due distinte qualità di processi del pensiero, i quali, se da una parte avviano percorsi logici legati a procedure schematiche, sequenziali, lineari, prevedibili ed associate a formule da applicare, dall'altra sollecitano ipotesi di problem-solving creative ed originali. Una mente umana che performa in modalità efficace ha bisogno della congiunta collaborazione di entrambe queste aree. Nell'ambito degli studi neurocognitivi, tale fenomeno è noto anche come "corrispondenza interemisferica", per riferirsi al procedimento cooperativo fra le due rispettive dimensioni citate. In pratica, l'efficienza scaturita dal lavoro congiunto delle due aree, si misura come risultato prodotto dallo scambio rapido e funzionale di dati e informazioni da processare.

L' emisfero sinistro provvede a decodificare, sequenziare, segmentare, ordinare il dati di conoscenza per blocchi e per schemi lineari, sistematizzare e calcolare secondo la logica o formule già note. Gli viene attribuita e riconosciuta la funzione ANALITICA. L' emisfero destro procede principalmente in modalità globale, intuitiva, secondo una visione d'insieme che contempla il pensiero creativo, le suggestioni emotive, la volontà di sperimentare inediti e possibili percorsi alternativi. Gli viene attribuita e riconosciuta la funzione SINTETICA. Pur avendo ciascuno di noi un emisfero dominante, che ne implica e ne caratterizza anche certi tratti ed orientamenti di personalità, abbiamo necessità di disporre del meccanismo combinato fra queste due rispettive macro-abilità. Questo equilibrio funzionale, consentito sotto l'aspetto neuroanatomico dalla presenza del corpo calloso, è denominato anche con l'espressione "teoria del bilanciamento", proposta da Bakker nell'ambito degli studi sui processi e i meccanismi della letto-scrittura. Un' operazione quale l'espressione scritta, infatti, richiama sia competenze analitiche, di decodifica e di sequenzialità, con le quali diventa possibile avviare la riproduzione grafemica, e parallelamente la competenza legata alla produzione di idee ed input da elaborare secondo più sofisticate strategie. Il quadrato e il cerchio, insomma, come lo yin e lo yang di antichissimo fregio, dalla cui forza iconica archetipica e fortemente impressiva ci giunge con immediatezza un messaggio di sintesi, equilibrio ed integrazione. Gli opposti si bilanciano, a presagire una modalità operativa che rende conto anche di una sommatoria superiore alla "semplice" combinazione fra le parti, perché sopra di esse si erge l'immagine inscritta dell'uomo raffigurato dalla profonda maestria di Leonardo da Vinci. L' uomo che costituisce un Tutto, quell'Uno nell' UNO che ha integrato e superato gli opposti, facendosi Coscienza, ri-scoprendo il carattere supremo del suo stesso esserci. dott. Nuccio Salis - pedagogista clinico, counselor, formatore

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