La psicoterapia per i bambini fino a 12 anni - Il modello di Violet Oaklander


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La psicoterapia per i bambini fino a 12 anni

Il modello di Violet Oaklander

  

Nel 2012, al Centro Congressi della Stazione Marittima di Trieste, per la prima volta in Italia, Lynn Stadler, psicoterapeuta dell’età infantile, californiana, ha spiegato ai numerosi psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti e counselor, l’innovativo metodo di Violet Oaklander applicabile ai bambini fino all’età di 12 anni.

 

Lynn Stadler è una delle allieve di Oaklander, che sta portando nel mondo l'importante e originale modello di lavoro sul bambino messo a punto dalla sua docente. Stadler è socia fondatrice della Violet Solomon Oaklander Foundation, tuttora in supervisione permanente da Violet Oaklander, a dispetto del suo semi ritiro dall’attività, e tiene da anni in California insieme alle colleghe Karen Fried e Susan Talley un training estivo per terapeuti provenienti da tutto il mondo sul modello Oaklander.

Le innumerevoli tecniche descritte servono a dare al bambino esperienze sensoriali, corporee, emozionali, intellettive e verbali e aprono all’immaginazione dell’adulto (sia esso psicoterapeuta, insegnante, educatore o semplicemente genitore) un’infinita gamma di possibilità creative per comprendere i bambini e aiutarli a superare le loro difficoltà. La complessa materia, che riguarda la psicoterapia dell’età evolutiva, viene messa a confronto con la play therapy gestaltica. Ma quali sono i principali spunti del modello Oaklander?

Disegno e fantasia: colori, forme e linee secondo il mondo dei bambini; quindi disegnare la famiglia, il cespuglio di rose, un prato, anche mediante un classico scarabocchio;

Espressioni di rabbia: la mia settimana, la mia giornata, la mia vita, ciò che scatena la rabbia;

Colori, curve, linee e forme: disegno libero, la pittura, dipingere con le dita, dipingere con i piedi;

Il mio modello di lavoro:altre idee per fantasie e disegni;

Fare le cose:  lavorare l’argilla, altri esercizi con l’argilla, l’impasto di argilla, pane in pasta(gomma di pane),acqua, sculture e costruzioni, legno e attrezzi, collage, illustrazioni.

Altri elementi valorizzati nell’ambito del metodo terapeutico sono: il tatto, la vista, il suono, la musica,  il gusto, l’olfatto, l’intuito, le emozioni, il rilassamento, la meditazione, il movimento, ma soprattutto il sapere improvvisare o mimare determinate situazioni.

Anche il racconto dei sogni fatti dai bambini, che generalmente ne ricordano persino i dettagli più irrilevanti, può essere utile per una più approfondita analisi junghiana e/o freudiana dell’inconscio del piccolo. Così come un confronto con la gestaltica sedia vuota o “sedia calda” per casi più particolari.

Lorenzo Lorusso

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