Il Counselor Relazionale Spirituale Bhaktivedantico


dharma

Il Counselor Relazione Spirituale Bhaktivedantico[1] si basa su l’etica del Dharma, che si rifà a valori assoluti. Aiutare il cliente a prendere coscienza che certi valori che abbiamo sono relativi, è ciò a cui aspira ogni Counselor Bhaktivedantico. Spesso le persone cercano il piacere (preya) e non ciò che è bene (shreya). Il piacere ha una durata breve. La persona pensa di aver raggiunto la felicità, ma è soltanto illusione: seguendo il piacere a breve l’individuo si ritroverà con le stesse problematiche di prima; scegliendo invece il bene, da principio l’individuo farà più fatica a raggiungere ciò che desidera, ma noterà che lo sforzo gli è valso il vero benessere, quello duraturo: felicità, serenità, beatitudine, ciò che l’effimero godimento non può concedere. Chi tra essi sceglie il bene ha fortuna; perde il suo scopo chi preferisce il piacere. (Katha Upanishad).

 

L’obiettivo del Counselor Relazionale Bhaktivedantico è quello di aiutare la persona a far emergere in lei i valori più profondi, quelli autentici e veri. Il processo emozionale comprende alcune fasi. Spesso il cliente si trova in una situazione nella quale non riconosce nemmeno l’emozione, poiché questa è coperta da schemi e da difese. In questa fase il cliente non riesce a sentire l’emozione perché questa lo fa soffrire. La fase successiva è il riconoscimento dell’emozione, poi l’accettazione. Riconosciuta l’emozione, va vissuta e gestita, impedendo che si nasconda ancora dietro a maschere. Dopo, arriva l’osservazione che ci permette poi di trasformare l’emozione. Da qui possiamo arrivare al distacco emotivo vero e proprio. Una pratica importante che offre ottimi risultati è la meditazione. Essa ci permette di arrivare alla nostra parte nascosta. Le emozioni emerse durante la meditazione sono facilmente armonizzabili perché riaffiorano in maniera dolce e protetta. In questo caso la persona può arrivare a comprendere la sua natura più intima, quella vera e riscoprire chi è veramente. Individuando la parte ontologica, la persona potrà scoprire meglio quali sono i suoi valori veri e puri.

 


[1] Bhakti: tutto ciò che è collegato all’Amore, quello incondizionato, all’empatia, alla compassione, dall’ispirazione e dalla motivazione. È la capacità di essere centrati sull’altro. Vedanta: tutto ciò che è collegato all’escatologia, alla conoscenza, all’ontologia. Ciò permette al Counselor di arrivare alla connessione empatica e all’apertura empatica del cliente. Grazie a ciò si giungerà all’ispirazione del cliente e all’elaborazione e trasformazione dell’emozione bloccante.

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