I sé Primari


parti di me 

Nel precedente articolo “Voice Dialogue – l’incontro con i sé interiori”, è stato evidenziato che siamo composti da un vero cast di personaggi: i vari sé che caratterizzano la nostra personalità.

Creato dagli psicoterapeuti Hal e Sidra Stone, il Voice Dialogue ci fa individuare  i vari aspetti componenti il nostro carattere i sé Primari, i quali possono esserci di sostegno o di ostacolo.

 

Vediamo quali, in genere, sono:

Il Protettore

quella parte di noi che ha l’intento di proteggerci e farci seguire le regole della famiglia e della società in cui siamo nati, per evitare problemi. Sovente questo sé è in iperprotezione, perché non ha realizzato che siamo cresciuti e ci vive ancora come bambini; ciò naturalmente genera problemi. Nella mia esperienza di counselor, quando questo sé si presenta in sessione, commuove costatare il suo impegno, la sua fatica e il suo amore verso il “protetto”.

Il Critico

è il sé che critica tutto, dal corpo, a come ci comportiamo, a quello che diciamo e ci paragona agli altri a nostro sfavore.

Ci critica per farci essere perfetti, inattaccabili, in modo da essere accettati, amati e per raggiungere il successo. In realtà ci distrugge e mina fortemente l’autostima, ci fa sentire inadeguati, insicuri, fragili, blocca ogni iniziativa e provoca stati ansiosi e depressivi.

Questo sé ha un tale potere su di noi che Hal e Sidra Stone gli hanno dedicato un intero libro.

Come può essere ridimensionato? Conoscerlo e imparare a dosarlo rende il Critico meno attivo, quindi meno nocivo.

L’Attivista

è la parte di noi concentrata sull’agire, favorita in ciò dalla cultura occidentale; prende molto spazio nella vita di molti, non permettendo quindi di beneficiare di altri aspetti della vita.

Il sé Attivista ci aiuta a realizzarci, rende concreti i nostri obiettivi e ci fa portare a termine i nostri impegni. Ha una sua lista di cose da fare: il suo programma è intenso e non gli piace che ci rilassiamo o che sprechiamo tempo.  Di conseguenza è capace di rovinarci ogni momento di riposo e relax ricordandoci che ci sono molte cose da fare. La sua lista potrebbe essere interminabile. Alcune incombenze sono certamente indispensabili e urgenti, ma altre non così necessarie, ma per questo sé hanno il medesimo valore.

Quindi sta a noi prendere il controllo da una posizione di centratura e scegliere per il meglio.

Il sé Attivista ha una grande vitalità e regala molta energia, solo che non ha il senso del tempo, perciò può far prendere più impegni di quelli che riusciamo a eseguire.

Negli incontri di Voice Dialogue, quando questo aspetto viene interpellato sul motivo del suo “attivismo”, tre sono le risposte:

1) teme che altrimenti la persona vada in depressione

2) che senta la solitudine

3) pensa che solo se è attiva viene considerata, stimata,  apprezzata, amata.

Il Perfezionista

spesso lavora in tandem con l’Attivista e  impone delle condizioni che possono rendere la vita un peso intollerabile. Richiede di fare tutto alla perfezione creando così blocchi, ingorghi energetici e una sorta di sclerotizzazione mentale, inibendo ogni azione creativa. Poiché la “perfezione” non esiste, questo aspetto da dei gol irraggiungibili con conseguente frustrazione, senso di impotenza e sicura sgridata del nostro sé Critico!

Il Gentile

si manifesta quando, ancora piccoli, scopriamo che abbiamo un buon ritorno se siamo carini, sorridenti e compiacenti.

E’ un sé molto funzionale nelle relazioni umane per la sua apertura, il suo calore e la sua empatia. Il suo limite è avere un campo energetico sempre aperto, al punto  di farci sentire più i bisogni degli altri che i nostri; non sa mettere dei limiti alle richieste altrui e come conseguenza ci drena energia. Ciò può generare frustrazione e magari risentimento verso chi non si comporta allo stesso modo con noi.

Inoltre il continuo abuso di se stessi nell’occuparci solo degli altri a discapito dei nostri bisogni, può generare seri problemi di salute.

E’ imperativo quindi imparare a “dosare” questo sé, nel giusto rispetto verso noi stessi, che siamo la persona più importante della nostra vita (eccezione fatta quando ci sono figli piccoli) e di cui siamo totalmente responsabili.

Esistere è un privilegio e occorre onorare la nostra presenza sul Pianeta.

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