Il sarcasmo implica una certa aggressività, in gran parte inconscia, il cui obiettivo è danneggiare l’autostima di qualcuno, o diminuirne il prestigio agli occhi degli altri.
La caratteristica del sarcasmo compare nei soggetti che hanno un’autostima fragile e molto condizionata da input provenienti dall’esterno.
Una ferita alla propria autostima o una frustrazione al proprio bisogno di consenso provoca una rabbia, che viene scaricata sotto forma di sarcasmo col quale si tenta di punire chi ha provocato la delusione , oppure ha lo scopo di far sì che il soggetto invidiato si senta spogliato di sue caratteristiche positive. Il sarcasmo quindi comporta la presenza di impulsi, spesso inconsci, che emergono in una persona che si sente ferita o umiliata, e che cerca vendetta contro coloro che ritiene responsabili di questa lesione.
Le persone soddisfatte di sé, diventano obiettivi principali di ostilità da parte di coloro che si sentono pesantemente dipendenti dal riconoscimento e dal consenso altrui. Il sarcasmo è dunque sintomo di una debolezza.
Tra i soggetti che sviluppano invece la tendenza ad un amaro auto-sarcasmo possiamo a volte trovare quegli individui portati a comportamenti destinati inevitabilmente all’insuccesso in vari ambiti (scuola, lavoro, rapporti interpersonali, relazioni sociali). Tali persone, più o meno inconsapevolmente, si percepiscono non meritevoli di essere ben trattati ed evitano chi lo potrebbe fare.
Scelgono situazioni destinate al fallimento pur potendo avere opzioni migliori. Assumono atteggiamenti che creano condizioni di rifiuto per poi sentirsi feriti, sconfitti, umiliati. In questi casi l’auto-sarcasmo potrebbe simboleggiare una sorta di inconscia autopunizione.
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