Qualcosa in più sul counseling integrato


counseling integrato

Vorrei subito dire che questo approccio, il counseling integrato, squisitamente umanistico, ha dato alla psicologia una svolta epistemologica e metodologica importante: si passava da una psicologia medicalizzata e tesa alla patologizzazione della vita psichica ad una rivalutazione della persona in termini di risorse, bisogni, scelte, capacità dell’individuo di autodeterminarsi, a quello che, invece oggi e con forze, viene definito come Empowerment (leggi capitolo successivo). Questo approccio, ha fornito appunto, nuova forza psichica ed energia epistemologica al mondo accademico, un po’ fermo e interessato prevalentemente alla psicopatologia, ha riattivato la ricerca in psicologia portando a discutere addirittura sul concetto di cosa fosse scienza e scientifico. Il nuovo filone, la cosiddetta Terza Forza della Psicologia si è impegnato a studiare e ad approfondire le argomentazioni e le attitudini positive-affermative dell’individuo, ha ridato fiducia ad un utenza-clientela troppo spesso relegata al ruolo di paziente (letteralemente=colui che soffre) e che per decenni si è vista affibbiare etichette e spiegazioni/interpretazioni (specie grazie (sigh!) a Freud) sulla propria vita, sui comportamenti, sottolineandone unicamente gli aspetti che non funzionavano, quelli distanti dalla normalità che chissà quale è, il tutto in monografie complesse quanto poco attendibili, dedicando molto tempo all’eziologia (lo studio delle cause) e ai rimedi possibili accanto ad un modello di salute, se ce n’era uno, poco chiaro, poco approfondito e per questo generalista e limitante.

Il mio avvicinarmi - per poi diventare un esperto di questo approccio - e dedicarmi con convinzione e passione sul piano della personalità (come terapeuta che integra vari approcci) già solo usando semplicemente il metodo del counseling integrato, mi ha permesso di offrire ad una persona con un disagio psichico non grave, oppure ad una persona in crisi esistenziale, una spinta fortissima e un nuovo senso al proprio progetto di vita, spesso rimettendo in circolazione energie psico-fisiche che da sole già bastavano a far sì che, i cambiamenti e le nuove opportunità, si avviassero e volgessero al superamento, a volte con un semplice ascolto professionale.

         Un’esperienza che non dimenticherò mai è quella di aver incontrato la persona più che il disagio, di aver visto crescere l’Altro mentre anche io crescevo nelle mia capacità e professionali ed umane. E così mi espandevo nell’ambito della conoscenza e dei nuovi metodi e strumenti che giungevano da più parti, diversi approcci su diversi temi circa l’Uomo da trattare in un ambito che riguardava le risorse umane e che scoprivo mi appartenevano: offrirle faceva sì che interessassero coloro che si avvicinavano alle mie proposte per un percorso di crescita psicologica alla ricerca del proprio benessere. Viene data priorità al rapporto uomo-realtà, cioè al modo personale e unico di vivere la realtà che caratterizza ogni persona e la capacità di scegliere e di decidere nel superamento dei conflitti esistenziali.

Spesso presi da copioni reiterati di blocchi emotivi e di orizzonti troppo ristretti, molti clienti vivevano a metà la loro esistenza, come altri invece scoprivano che le questioni personali erano più serie del previsto e dal punto di vista psichico in questi casi era d’obbligo rimandare ad una psicoterapia, ma sono solo alcuni che ne avevano veramente bisogno.
Tratto da Cerscere Autentci(a cura di Maurizio Palomba) Kappa ed

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