Il mistico nell'era delle incertezze e il fenomeno delle sette religiose

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misticoOggi si assiste al più diffuso scoramento morale, spirituale e sociale anche in Sicilia; non esistono più ad oggi certezze materiali che possono renderci la tranquillità di vivere una vita, in parte spensierata e soddisfacente, oltre le difficoltà quotidiane.

Sta proprio qui, nell’incertezza del domani la paura ancestrale e intrinseca nell’uomo di sperare in un miglioramento se non materiale, spirituale, o morale. Nel dubbio e nel bisogno ogni persona si chiede cosa ne sarà di se e di questa sua vita e troverà sempre qui, nel proprio contesto ambientale, le risposte religiose (locali) alle sue domande di senso.

Assistiamo sempre più, alla proliferazione di nuove religioni, gruppi e/o sette; esiste forse, un’autonomia di giudizio tramandata, un’autocoscienza critica, a prescindere dalla propria cultura di appartenenza?. La risposta è no, non esiste. Oggi come nel medioevo, abbiamo lo stesso modo di tramandare la religiosità tradizionale e l’unica differenza materiale, concretamente avvenuta, è stata solo l’abnegazione politica dello Stato Vaticano al potere del Regno d’Italia, all’indomani dell’unità nazionale….

 

  Perché sono così pericolose le nuove sette religiose?. Basta essere disinteressati per evitarle e vi cadono davvero, solo i deboli?. Certo che no; è “l’educazione religiosa” che ci è stata inculcata da piccoli, a renderci propensi nel “credere” ad affermazioni irrazionali illogiche e a-storiche, rispetto a certezze condivise e indiscutibili. Innanzitutto vi è necessità educativa, di una libera auto “Formazione della Coscienza” invece che di una dottrina mnemonica come se, l’Amore di Dio dovrebbe essere appreso senza una vera scelta1 (pensiamo al battesimo) personale; per concludere, vorrei far riflettere su certi punti, per tentare di svegliare la gente, dal torpore di certe organizzazioni le quali spesso per “difendere la loro immagine” utilizzano, come le mafie, i mezzi della disinformazione e della diffamazione, verso i loro fuoriusciti e non solo, verso i “pensanti”.

  Dai frutti si riconoscono i membri e gli ingranaggi di tali organizzazioni per cui, se osserviamo “certi punti” possiamo sospettare grandemente di trovarci difronte a un gruppo di frangia e se, esso sia: <<Un’aggregazione chiusa ed autoreferenziale di persone, fortemente ideologizzata e coesa attorno ad un nucleo dottrinale fondante ed esclusivo, sotto la guida di un maestro leader assoluto, caratterizzata da reclutamento aggressivo, indottrinamento mediante tecniche di condizionamento mentale nonché da comportamenti vessatori nei confronti dei fuoriusciti>>2.

  Riflettiamo bene allora, quando frequentiamo o ci avviciniamo a gente che dice di avere carismi visioni o doni di Dio, ricordarsi che niente di tutto questo è mai stato verificato (anzi spesso è sfatato) può aiutarci ad essere vigili, e una mentalità critica e studiosa, serve per indagare se stessi ed analizzare la propria realtà e verità. Utile è ricordarsi di non fidarsi mai totalmente di un santone di turno; se starete attenti invece con occhi ben svegli, inizierete a vedere e ad ascoltare bugie e falsità di cui non vi eravate accorti prima, poiché assopiti solo dalle belle parole; certo io penso che pure voi, siate d’accordo nel dire che non sia ovviamente la menzogna, il frutto o il segno, della presenza di Dio né il potere o la ricchezza!.

  Infine, non è utile nutrire pregiudizi nei confronti dei fuoriusciti da questi gruppi perché nella maggioranza dei casi, ne sono usciti appunto, prima che i leader e i presunti capi o guide, decidessero per loro e quasi sempre, proprio loro, i coraggiosi, i più svegli che non accettano da subito comportamenti ingannevoli, tornano ad una piena e serena quotidianità, sorridendo alla vita e soprattutto, all’amore.

 

 

Note:

 

1 “Tra le molte influenze che consolidano la difficoltà ad alzarsi ed andarsene, la credenza probabilmente è il punto di partenza. La nostra convinzione, o senso di dedizione, è una forza molto potente - sia che la credenza riguardi uno specifico dio o religione che si tratti di convinzione politica, dei diritti degli animali, vivere in campagna ed essere liberi, la nostra famiglia o l'esistenza della magia. Tutti amiamo essere in grado di portare avanti la nostra convinzione e agire in base ai nostri ideali(Margaret Thaler Singer, Cults in Our Midst, Pubblicato nel 1995 da Jossey-Bass Publishers, cap.11)”.

 

2 Antonio Fasol, Le Sette Svelate, il Cerchio ed. 2008, p. 47.

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ANTONINO FERINA, nato a Palermo nel 1987, è un formatore professionista laureato, scrittore e libero pensatore, è un’assistente d’uscita (riguardo l’exit counselling) per chi ritiene utile d’esser aiutato a fuggire da sette religiose e connessi, condizionamenti mentali e sociali. È da molti anni studioso e interprete, di gruppi religiosi carismatici o presunti tali; in questo periodo, dopo varie esperienze formative e lavorative, è studente in Scienze Pedagogiche (Laurea Magistrale) presso l’Università di Palermo. Info suFacebook.

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