Inconscio

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ragazza dormienteIl termine "Inconscio" e' importante in tutte le psicologia del profondo: ciò che caratterizza e accomuna tutti questi approcci, infatti, è un metodo d'indagine che presuppone che i contenuti della coscienza siano sostenuti, in buona parte determinati, da processi che non gli appartengono e che essa non può controllare.

 

Il primo ad adottare il concetto di inconscio nel campo della psicologia e' stato Sigmund Freud. Egli ha fatto di questo termine un uso sia descrittivo, per indicare quei contenuti psichici che esulano dall'orizzonte della coscienza, sia topico, per indicare il luogo dell'apparato psichico dove questi contenuti, rimossi (non voluti) dalla coscienza, risiedono. Questa definizione si riferisce alla cosiddetta prima topica freudiana, che suddivide l'apparato psichico in tre sistemi: inconscio, preconscio e conscio.

 

Il passaggio dei contenuti psichici tra un sistema e l'altro e controllato e filtrato da una serie di censure. I contenuti dell' inconscio, pulsioni che ubbidiscono al principio del piacere e tendono alla gratificazione immediata, tendono di arrivare al conscio, ma vengono inibiti e deformati dalla censura.

Nella seconda topica, Freud parla di tre istanze psichiche: ES ( il polo pulsionale della personalità), IO (che rappresenta gli interessi della persona) e SUPER-IO (che si forma a partire dai divieti genitoriali). E interessante per noi sottolineare che, mentre nella prima topica l'inconscio prende consistenza a partire dal processo di rimozione, nella seconda topica la graduale differenziazione delle tre istanze psichiche parte dall'inconscio, che affonda le sue radici nel substrato biologico.

Un significato completamente diverso viene attribuito all'inconscio da Carl Gustav

Jung, che lo distingue in personale e collettivo. il primo sarebbe formato da contenuti che un tempo erano consci, ma poi sono spariti dalla coscienza ( rimossi o semplicemente dimenticati). Questi contenuti sono organizzati in complessi che coagulano molteplici elementi ( pensieri, percezioni, sentimenti) attorno a una comune tonalità affettiva. I contenuti dell'inconscio collettivo, invece, non sono mai stati consci e non appartengono alla storia del singolo individuo ma a quella dell'umanità. l'inconscio collettivo come il residuo psichico dello sviluppo evolutivo dell'uomo, il risultato del sedimentarsi delle sue esperienze in quanto specie. In esso hanno origine i temi dominanti universali, gli ARCHETIPI, che danno corpo al contenuto profondo delle religioni, dei miti, delle favole e delle leggende, in tutto il mondo e in tutti i tempi.

Nella visione di Jung l'esperienza individuale è fortemente influenzata dagli archetipi. Tra quelli portanti dell'esperienza umana ci sono L'ANIMA, che e' il principio dell'eros e che costituisce l'archetipo femminile nell'uomo (cioè la componente femminile inconscia della sua personalità), l'animus che e' il logos, la razionalità, e che costituisce l'archetipo maschile nella donna ( cioè la sua componente maschile inconscia), e L'OMBRA, che e'il lato oscuro di ogni essere umano.

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