Counseling e musica


Ho scelto di adoperare come argomento per la mia tesi la musica e di come può essere utilizzata all’interno del counseling.
La scelta nasce dalla mia passione per essa e da uno dei miei hobby che è quello di suonare il pianoforte. La musica fa parte di noi, ci accompagna durante il corso della vita, suscita in noi delle emozioni e può farci rivivere attraverso i ricordi alcune situazioni. Essa può essere utilizzata come terapia e può apportare dei benefici sull’uomo. Ciò lo scopriamo attraverso la nascita della musicoterapia. Essa è stata introdotta in Italia negli anni 70, ma i primi tentativi di curare con la musica risalgono addirittura alla società egiziana. Infatti 2600 anni fa, gli antichi medici egizi, credevano che con i loro canti potessero curare dolori reumatici, punture di insetti; mentre nella cultura della Grecia classica, non utilizzavano il canto, bensì uno strumento musicale, ovvero il flauto, che serviva per gli stessi scopi, cioè lenire i dolori.

Anche in Italia precisamente a Taranto vi era una credenza popolare che chi veniva morso da un ragno velenoso chiamato tarantola, si doveva sottoporre ad un rito per far sì che il veleno venisse espulso. Esso era un rito in musica, dove la persona si scatenava in una danza sfrenata fin quando, stremata dalla stanchezza mimava di schiacciare con un piede il ragno per indicare la guarigione e poi cadeva a terra sfinita. La musica veniva suonata con uno strumento a corde chiamato pizzica.

 

Questo tipo di musica ha una struttura rigidamente circolare, ovvero ripetitiva nei suoni, nel tempo, nel ritmo e può risultare insopportabile per chi non preferisce questo genere di musica, mentre invece può essere piacevole, entusiasmante per altri, tanto è vero che può essere utilizzata oggi dalla musicoterapia e far sì che le persone siano invogliate al movimento. Nel secolo scorso risalgono le prime ricerche scientifiche. Esse cercavano di misurare gli effetti fisiologici della musica sulla respirazione, sul ritmo cardiaco e sulla pressione sanguigna. La musicoterapia utilizza la musica come mezzo terapeutico per far ritrovare alla persona il valore dell’ascoltare se stesso e gli altri.
 

Il trattamento di musicoterapia è strutturato in incontri settimanali a seconda dell’esigenze del paziente. Le sedute possono essere individuali o di gruppo della durata di circa 60 minuti. Può essere applicata a disturbi emotivi del bambino o dell’adulto, disturbi relazionali, disturbi del linguaggio… Gli obiettivi delle sedute di musicoterapia sono:

  • aprire i canali di comunicazione
  • vincere le proprie paure
  • canalizzare le ansie
  • favorire la creatività
  • migliorare la socializzazione.

Paragona il corpo umano ad un’enorme cassa di risonanza dentro cui penetrano e si espandono le onde sonore.

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Counselor.anni Scuola Triennale
Sede di Bologna
Lavoro sperimentale di Maria Silvia Manganelli
Tutor laboratorio Musicoterapia : Battista Pellegrino
Docente Super visore: Aldo Cerubino

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