IL SENSO DI COLPA

Inviato da Fiamma Moroni

La colpa è definita come qualunque azione o omissione riprovevole che determina la condizione di chi è colpevole. 
Diverso è il senso di colpa, quell'emozione che ci logora, che ci fa apparire inferiori agli occhi degli altri, che consuma l’autostima e la sicurezza in se stessi. Il senso di colpa immobilizza, limita le idee creative e i sentimenti, determinando così degli eterni perdenti. 
Una volta apparsa questa emozione la persona vive in una condizione di mancata percezione positiva di sé, entrando in una spirale in cui si rimprovera di “aver sbagliato qualcosa” o di aver “mancato in qualcosa”.
Vi sono anche delle caratteristiche positive del senso di colpa, necessarie alla crescita della persona, ad esempio, quando si arreca danno a qualcuno o si commettono gravi errori è importante che la persona ne prenda coscienza per assumersi la responsabilità e cercare di riparare.
I problemi nascono quando si ha una percezione distorta dei propri comportamenti e degli effetti che questi possono avere sugli altri. Quando il senso di colpa diventa una auto-persecuzione, un inutile fardello che compromette il nostro benessere.


La predisposizione a sviluppare sensi di colpa può essere rintracciata da tutta quella serie di norme (divieti ed ordini) interiorizzate in maniera molto rigida. Per esempio l’aver avuto un’educazione basata su valori imposti molto rigidamente come la disciplina, il senso del dovere, la critica, l’enfatizzazione degli insuccessi porterà probabilmente la persona ad essere inflessibile con se stessa, a rimproverarsi per i propri errori, a non darsi tregua. 
Il sentirsi in colpa inoltre rende le persone anche facilmente manipolabili in quanto maggiormente esposte ai ricatti affettivi, es.“non vuoi venire con me, ah ok fai come vuoi! ma sappi che mi fai soffrire”.
Da qui l’importanza di imparare a riconoscere il senso di colpa, le origini, le circostanze che ne favoriscono l’emergere. Trattandosi di meccanismi appresi si possono “dis-imparare” e sostituire con nuove modalità. Questo può avvenire comprendendo la paura sottostante e per farlo bisogna, come primo passo, rendersi conto che essa esiste. Cambiare affrontando le proprie paure non è facile ma è l’unico modo per liberarsi del senso di colpa, imparando anche a guardarsi in modo indulgente e rassicurante. 
Quindi innanzitutto cercare a quale regola interiore si ha trasgredito, i “non si deve”, individuando il vero motivo che fa star male; se il senso di colpa deriva da una delusione che immaginiamo di aver arrecato alle persone a cui vogliamo bene importante è parlare e chiarirsi con queste persone riguardo le aspettative reciproche. Fondamentale alla fine ricordarsi che siamo umani e che possiamo sbagliare ed avere dei limiti e soprattutto che un eventuale fallimento riguarda un episodio singolo e non investe la persona in toto.

 

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